Exù e Pomba Gira

Come già accennato, le entità di Quimbanda non rappresentano il male, bensì il libero arbitrio, la facoltà di scelta.
Inoltrandosi negli abissi dello spirito si ha immancabilmente a che fare con le vere forze negative del pianeta, o meglio del basso astrale. Nei culti afro-brasiliani vengono definite
Kyumbas, le anime nere dell'universo. Formatesi prima dell'inizio della vita dell'uomo sulla Terra, sono conglomerati di spiriti che rifiutarono il processo karmico dell'incarnazione terrestre e furono maledette e bandite.
Aggregatesi in conglomerati di energia, sono forze brutali e cieche, prive di ragione e di sentimento, il vero tormento, le reali e tangibili manifestazioni del male assoluto (Iyondò). Tali forze sono combattute dagli stessi Exùs e Pomba Giras, ma da essi anche governate e, all'occorrenza, utilizzate come forze d'attacco.
Persino queste anime prave, nell'infinita misericordia di Dio, hanno la possibilità di evolversi, quindi talvolta alcune di esse giungono qui sulla Terra. Ovviamente occorre la massima cautela nell'approcciarle (in realtà lo sconsigliamo vivamente), specialmente nei tre giorni che precedono la Pasqua, periodo del loro massimo potere il quale è legato alle aberrazioni, agli abomini e alle perversioni. Presenti in moltissime altre tradizioni esoteriche, nel culto africano sono considerate Osogbò, ossia maledizioni.

Le Pomba Giras sono la controparte donna degli Exùs, ossia anime di Eguns femminili complementari alle entità maschili.
Come abbiamo un Exù come compagno e protettore, così ognuno di noi ha una Pomba Gira che lo affianca, al fine di armonizzare e rendere equilibrate le energie maschili e femminili presenti in noi.

Il primo Exù fu Bombonjiro, un'entità potentissima e androgina che governava le strade e racchiudeva in sè, in perfetto equilibrio, l'energia maschile e quella femminile. Da un'alterazione dell'etimologia del suo nome, è nato il termine Pomba Gira, usato specificatamente per identificare il principio femminile della Quimbanda.
Pomba Gira è l'emblema della passione, della seduzione, del caldo fascino della donna; sebbene venga raffigurata come una prostituta, incarnando modelli di sessualità sfrenata, non è detto che tutte le Pomba Giras siano mondane.
È invece vero che tutte ebbero vite dure e spesso traumatiche durante la loro incarnazione e ciò le rende delle ottime consigliere per la loro esperienza e la loro saggezza. La loro vibrazione si spinge là dove quella di Exù non può arrivare: ci sono determinate cose che sono esclusiva competenza delle donne, altre degli uomini.
Gli stessi uomini possono lavorare tranquillamente con Pomba Gira, senza alcun tipo di complicazione, a seconda della richiesta: c'è del femminile anche dove c'è virilità e, al contrario di quanto pensino i maschilisti, la forza e la determinazione sono anche appannaggio delle donne. In generale le richieste che queste entità esaudiscono sono legate all'attrazione dell'altro sesso, ai legamenti d'amore, al mantenimento di una relazione all'insegna della fedeltà o alla separazione, allo spezzare legamenti e fatture, ma risolvono anche problemi economici, di giustizia e di salute. Al di là della loro trasgressiva simpatia, della loro ammiccante civetteria e dei loro "capricci", le Pomba Giras sanno perfettamente (e di fatto ci insegnano) che un problema in ambito amoroso rischia di mettere sotto sopra l'intera vita di una persona, impedendone la crescita in qualsiasi ambito. In questi momenti, rivolgersi alla Signora delle Strade e richiedere il suo intervento significa dire di NO al dolore. Laroyè, Pomba Gira!

Vediamo ora nel dettaglio alcune tra le principali entità della Quimbanda. Alle descrizioni sono allegate anche raffigurazioni dell'aspetto assunto nel piano astrale (il mondo soprasensibile dove esse risiedono e operano) e il Ponto Riscado, ossia il simbolo dell'entità.

Exù Tranca Ruas

Tranca Ruas è il guardiano del tempio, della casa o di un qualsivoglia luogo particolare. Altresì invocato come Seu Abre Ruas (Apri-strade) o Seu Fecha Ruas (Chiudi-Strade) è il custode di tutti noi, addetto alle nostre esigenze su questo piano. Può aprire le strade al bene e chiuderle al male o viceversa all'occorrenza. Ogni cerimonia di Quimbanda si apre invocandolo, affinché la gira proceda bene, senza interferenze negative. Esorcista e guerriero, Tranca Ruas è un'autentica barriera astrale, ma anche il grande fiscalizzatore del piano terrestre, grazie alla cui intercessione gli uomini possano ricevere le benedizioni e l'axè degli altri Exus e degli Orixas.
Agisce principalmente negli incroci, nei cimiteri e nei luoghi sacri alle anime. Essendo il Grande Intermediario, la sua energia si incrocia e viene emanata in tutti i sette regni, dando così origine a sue svariate manifestazioni. A Tranca Ruas si offrono bevande alcoliche a seconda della manifestazione che si invoca, come whiskey, vino bianco o rosso, accompagnato dalla consueta farina di manioca fritta in olio di dendè (farofa) e sigari di buona qualità, offerte "standard" apprezzate da tutti gli Exus in generale.

Exù Rei

Secondo la tradizione è il Maioral, ossia il capo assoluto: la somma dei sette Re e delle sette Regine dei regni della Quimbanda ci presenta l'Alto Comando, la cui sintesi è identificabile in questa poderosa entità. Talvolta raffigurato inginocchiato (in segno di ubbidienza alla legge divina), si dice sia stato un ricchissimo mercante nella mitica città di Lira, che ora si presenta come un uomo di età matura, pelle scura, barba e baffi, occhi di brace, claudicante per via della gamba sinistra (per alcuni bruciata, per altri caprina), voce roca, profonda e altisonante. Ama whiskey e sigari costosi, di alta qualità, preferisce lavorare in sessioni con pochi partecipanti, ha uno sguardo talmente profondo da risultare insostenibile, incute rispetto e grande autorità, veste di rosso e nero (talvolta con adorni adorati), con mantello e tuba. Lavora all'insegna della qualità, ha un carattere serio, amabile e generalmente tranquillo, salvo irritarsi se qualcosa non lo aggrada (le entità di Quimbanda non hanno quasi mai un carattere facile).
Nel seguire il protocollo rituale è rigido e severo, ma accetta innovazioni in merito purché proposte da altri Exùs, mai dagli uomini. Ama insegnare e dispensare conoscenza rispondendo alle più svariate domande, egli stesso smentisce di essere il Re della Quimbanda, bensì uno dei principali Exùs.

Exù Tirirì

Seu Tirirì apre le porte al Reino das Matas ed è uno degli Exù più importanti della Quimbanda. È il capo reggente della falange che lavora negli incroci situati nei campi, quelli fatti di terra. Ha molteplici manifestazioni a seconda di dove "lavora". È associato alle esplosioni, ma non nel senso convenzionale del termine: Tirirì è il Signore della Veggenza e la sua esplosione è l'illuminazione che viene dal comprendere una cosa, è il lampo di genio, l'inventiva, la capacità di capire al volo, insomma, una sorta di Shining.
Exù Tiri vede oltre, dove altri non possono, per portare saggezza attraverso i suoi consigli sinceri. Indossa mantello e spesso un cappello a larghe falde, viene rappresentato in modi differenti: come giovane prestante, uomo maturo con baffi e testa rasata, giovane con la pelle devastata dal vaiolo o bambino dallo sguardo furbo. Ha un carattere sagace, astuto, estroverso e chiacchierone, è ironico e dotato di grande houmor, ma non ammette che si rida di lui o dei suoi protetti. È· un Exù alla mano, che non presta troppa attenzione all'etichetta, che offre il suo amichevole aiuto nei momenti di difficoltà. Perseguitato e incarcerato in vita per via di un amore impossibile, combatte le ingiustizie verso i deboli, libera da ogni tipo di vendetta, favorisce la meditazione, combatte la solitudine e guarisce. Ama i liquori forti come l'immancabile Cachaça e il Whiskey (cui fa aggiungere peperoncino nelle magie d'attacco), il suo potere è più forte nelle ore notturne.

Exù Marabo

È il capo reggente dei Popolo degli Incroci dei binari ed è considerato uno degli Exùs più potenti della tradizione. È un ricco ed elegante signore, coi modi un po' "retrò", raffinato, di gran classe, cavaliere e donnaiolo, sensibilissimo al fascino femminile (non per nulla vibra principalmente nella vibrazione di Xangò). Infatti si invoca nei rituali di seduzione delle donne e per risvegliare nella "preda" il desiderio erotico. È estremamente educato e dai modi delicati, indossa un mantello e gradisce bevande raffinate e sigari costosi. Riceve le offerte negli incroci dei binari, talvolta lavora nella linea di Oxossi e di Ogum (quando è incrociato alla falange degli Ibeji).

Exù Tata Caveira

Lavora nel Reino das Almas ed è il fiscalizzatore delle anime dei Cimiteri, ciò gli dà un potere veramente enorme. Naturalmente si muove anche nel Regno dei Cimiteri, lavorando talvolta incrociato a Exù Omolu Rei. Di origini romane, nacque nel 670 DC e visse in Egitto, il suo nome era Proculo. Era un guerriero che accumulava ricchezza combattendo per crescere di rango sociale, per poter essere degno di sposare la ragazza di cui era da sempre innamorato. Suo fratello, invidioso, lo tradì "comprando" la fanciulla la notte prima che Proculo formalizzasse l'offerta al padre della futura sposa. Proculo non reagì per rispetto del legame di sangue con suo fratello, ma non dimenticò mai questa cattiveria. Tempo dopo, la città di Proculo, ricca e prospera poiché sorgeva in riva al Nilo, fu attaccata da una città vicina che disponeva di un esercito molto più vasto. Tutti i cittadini morirono, tranne 49 persone; questi, capitanati da Proculo, si armarono e massacrarono le donne e i bambini della città nemica mentre l'esercito non era ancora rientrato. Fu un terribile atto di odio e rabbia. Proculo fu catturato e bruciato vivo assieme agli altri: fu l'origine dei 49 Exùs che costituiscono la falange dei Caveiras, pare che tra questi ci sia anche il fratello traditore di Proculo. Tata Caveira è un'entità difficilissima da gestire, che ha pochissimi protetti. Ha un carattere irascibile, permaloso e molto esigente, quando parla lo fa con estrema determinazione, senza esitazione. Ha un carattere incostante: ora è allegro, ora nervoso, ora calmo, ora quasi depresso. È estremamente leale, fin quasi ad essere geloso e possessivo. La fedeltà è la cosa a cui dà più valore: non perdona i tradimenti e dà enorme importanza alla vera amicizia. I medium di questa entità sono messi a dura prova perché ci vuole parecchio tempo prima che riescano ad avere un rapporto di confidenza e intimità con lui, ma una volta stabilita la connessione, Tata Caveira sarà un compagno fedele in questa e nelle vite successive. Astralmente si presenta come uno scheletro, come tutti gli altri Caveiras, con un manto e cappuccio neri che gli lasciano scoperti solo volto e mani. Beve cachaça, assenzio, whiskey, cognac e birra, fuma sigari scuri, quasi sempre al contrario.

Linea dei Caveiras

Sono tutti quegli Egùns cimiteriali che si presentano come scheletri (caveira = teschio). Colui che ricopre la carica più alta in questa falange è senz'altro Exù Caveira, il vigilante dei cimiteri, luogotenente direttamente alle dipendenze di Exù Omolù Rei, re del campo santo (anch'egli un Caveira, ma reggente del Regno delle Anime).
I Caveira sono molto portati per i lavori concernenti i casi di salute, ma sono anche in grado di attaccare provocando il terrore nei cuori dei nemici. I loro cibi tipici sono il pop corn cotto nell'olio di dendè e la carne di maiale cruda, cosparsa sempre di olio di palma; bevono liquori forti come cachaça e rum. Quando vengono visualizzati (o incorporano) sembra che girino su un solo piede (generalmente il sinistro) mentre l'altro pare conficcato nel terreno. Sono schietti e non molto loquaci, chi li incorpora ha continui brividi e senso di nausea. Diversi tremori percorrono il corpo dei medium dai piedi alla testa e non è infrequente battere i denti, dato che questi Exùs vengono dal freddo "suolo". Ecco perché, durante le gire di Quimbanda, può essere opportuno accompagnare i medium a inginocchiarsi a terra per facilitare il processo di incorporazione.

Pomba Gira Maria Padilha

È sicuramente la più famosa Pomba Gira della Quimbanda e ha moltissime manifestazioni, che ne variano l'archetipo a seconda del Regno di Quimbanda in cui cammina. Si è guadagnata il soprannome di "Grande Cortigiana" per via della sua vita alla corte di Siviglia, dove intratteneva tutti con allegria, fascino, seduzione e dove si cimentò per la prima volta in pratiche di magia di conquista. Scampata a un processo dell'Inquisizione, fu bandita in Angola, dove approfondì le sue pratiche grazie agli N'ganga (stregoni) locali. Divenne famosa in Brasile anni dopo, il suo mito di Regina del Candomblè ascese rapidamente nelle calde e appassionate notti di Bahia. Ha per sette mariti ognuno degli Exù Re di Quimbanda, anche se il suo principale è Exù Rei da Sete Liras, ciò le permette di attuare in tutti i regni.
Cambia preferenze di offerte a seconda del regno in cui attua, ma generalmente si presenta come una bellissima donna, con capelli lunghi color dell'ebano e la pelle abbronzata (pare avesse origini arabe, secondo alcuni, gitane, secondo altri). A prescindere dalle differenti età che può presentare, il suo fascino rimane immenso. Ha una vera passione per le lame sivigliane, cioè coltelli corti ma affilatissimi. Fuma cigarilhas e indossa volentieri cappelli a larghe falde. Ama il lusso, il denaro, le rose rosse con cui spesso si adorna i capelli, gli uomini, i gioielli, il gioco d'azzardo, la bella vita, il ballo e la musica. Ha un portamento elegante, maestoso, orgoglioso e fiero. Invocata nei rituali di unione e per aprire le strade alla fortuna, è versata in tutte le arti magiche e conosce i segreti del Vodoo.

Pomba Gira Maria Mulambo

Il suo nome era Maria Rosa, nacque in una famiglia ricchissima, circondata dal lusso, infatti i suoi genitori facevano parte della corte di un piccolo regno.
Quando la bella e delicata Maria compì quindici anni, fu data in sposa al principe per meri interessi della famiglia: si trattava di un matrimonio senza amore, inoltre la giovane non riusciva a rimanere incinta, attirando su di sé maldicenze e disprezzo.
Sebbene la giovane soffrisse, trovava sempre il tempo per dedicarsi alla carità verso i suoi sudditi più poveri e in disgrazia, dimostrando un cuore d'oro. Durante una di queste gite fuori palazzo, in uno dei quartieri più poveri conobbe un giovane, di due anni più grande, vedovo e con tre figli piccoli, dei quali si occupava con infinito amore. Tra i due fu amore a prima vista, ma non ebbero il coraggio di dichiararsi. Maria divenne regina e il giorno dell'incoronazione i suoi poveri sudditi, che l'amavano molto ma non avevano nulla da donare, le prepararono un tappeto di fiori affinché la loro regina vi camminasse sopra. Maria si emozionò molto per quel gesto, ma anche suo marito ne fu colpito e, invidioso, cominciò a maltrattarla e a picchiarla di nascosto.

Nonostante ciò, Maria continuo a dedicarsi con dedizione ai suoi sudditi più poveri. Un giorno, Maria si decise a fuggire col suo giovane amore, rinunciando per sempre alla sua vita sfarzosa e al suo status di regina. Lo seguì nella povertà, vestendosi con abiti umili e rovinati ("mulambo" significa "straccio"), ma era finalmente felice e restò inoltre incinta. Il re però decise di vendicarsi e la fece rintracciare e uccidere segretamente: fu gettata nel fiume con due pietre ai piedi. Sette giorni dopo la sua morte, sulle rive di quel fiume sbocciarono degli strani fiori e quel tratto d'acqua divenne pescoso, il suo amato si gettò e trovò il suo corpo, perfettamente intatto. Quando Maria Mulambo fu riportata in superficie era vestita come una regina. Saputo ciò, il re perse del tutto la ragione sino alla fine dei suoi giorni.
Quando anche il giovane morì anni dopo, si ricongiunse alla sua amata che sancì così la sua protezione sulla valle.
Maria Mulambo è l'archetipo della donna coraggiosa che rinuncia a tutto per amore, ma viene ricondotta al suo status originario di regina dal suo eroismo. Astralmente si presenta come una stupenda ragazza, femminile e amabile. Apprezza le bevande soavi come il vino dolce e l'anice ed è sensibile al lusso e agli oggetti luccicanti. Apprezza le rose rosse (ma anche gialle, se vibra nei cimiteri).
Ha moltissime manifestazione e attua in tutti i regni della Quimbanda, sempre accompagnata da un Exù che la segue (a seconda del regno in cui vibra). Ci si rivolge a lei per risolvere problemi legati a invidia, chiacchiere e pettegolezzi, aiuta le persone a non deprimersi, ma a rivalutarsi e a credere in sé stesse. Le offerte a Maria Mulambo vengono portate nelle discariche, specie se ci si vuole "liberare" di qualcosa (o qualcuno) o in ogni altro luogo di axè adeguato al Regno di Quimbanda in cui la si invoca.
Solitamente risolve i problemi in 28 giorni, cioè un ciclo lunare. Quando attua nei cimiteri esegue trabalhos di scarico del male, d'amore e di attacco/punizione.

Pomba Gira Cigana

All'interno del Regno di Lira, dimora il popolo degli Zingari, molto diffuso in tutta la Quimbanda. Pomba gira Cigana è la bella gitana, affascinante, misteriosa, ma anche allegrissima (possiede una risata acuta e contagiosa).
La sua vibrazione attua in tutti e sette i regni, ma il suo luogo di axè principale sono le strade (in particolare quelle senza marciapiedi) e gli incroci. Pomba Gira Cigana è molto portata a risolvere casi di giustizia e questioni burocratiche, ma viene invocata per ogni genere di richiesta, anche inerente al conseguimento del successo o all'aumento del fascino. Il suo "top" lo dà nelle questioni legali e nell'aiutare le donne in casi di separazione, specie quando ci sono in ballo diatribe riguardanti gli alimenti.
Non sopporta nessuna convenzione, ama la libertà e favorisce la liberazione da ogni tipo di ossessione. Straordinaria veggente, riesce a trasferire questa dote nei medium che la incorporano che possono dar voce ai suoi consigli e alle sue sagge previsioni (spesso legge anche le carte durante le gire).

Le si offrono rossetti, monete, profumi, bicchieri di cristallo, orecchini e nastrini colorati. Beve Martini bianco, champagne e ama le rose rosse, oltre a tutte le offerte classiche di Pomba Gira.